Diventare un make-up artist: colori, sfumature, ombre. Insomma, un’arte senza tempo che diventa una professione che richiede passione e forza di volontà, talento e disciplina!
Negli ultimi anni, complice anche l’esplosione del fenomeno di make up artist diventati famosi attraverso il web, l’interesse verso il settore è notevolmente cresciuto. Oggi sono sempre più numerose le ragazze (ma anche i ragazzi) che aspirano a diventare professionisti in questo campo o che semplicemente vogliono acquisire le giuste conoscenze in materia, per avere una marcia in più ed ampliare le loro competenze. Non tutti, infatti, sono mossi da sogni di gloria ed aspirano a diventare la prossima Francesca Tolot: le motivazioni per voler diventare make up artist e avvicinarsi a questo straordinario mondo fatto di colori, polveri e rossetti sono molteplici. Vediamole insieme.
Realizzare il sogno di una vita
“Io da grande voglio fare…”. Quanti bambini o ragazzi sanno fin da subito cosa vorrebbero fare una volta cresciuti? Quanti di loro coltivano quel sogno, lo portano avanti con coerenza, passione e dedizione e combattono per ciò a cui hanno sempre aspirato? Quante persone hanno certezze così radicate? Poche. Anzi: pochissime. Il motivo più logico ed immediato per diventare un make up artist è sicuramente la volontà di realizzare il sogno di una vita, di coronare un desiderio che si porta avanti da sempre. Se si ha una vocazione, inseguirla e dare a se stessi una possibilità è un obbligo morale. Ed è il modo più efficace per affrontare con grinta e determinazione gli ostacoli e le difficoltà che ad un certo punto il mondo del lavoro, a qualunque livello ed in qualunque settore, presenterà sempre.
Fare di una passione una professione
Non tutti quelli che si avvicinano al mondo del make up, però, hanno sempre avuto questo sogno nel cassetto. Molti, invece, provano solo ad assecondare una passione. Quante ragazze amano passare ore davanti allo specchio, a truccarsi o truccare amiche o sorelle? Quante amano sperimentare, riprodurre i video tutorial, provare e riprovare ancora? Un hobby, ovviamente, è una cosa ben diversa da una professione: quest’ultima richiede studio, conoscenze, competenze. Ma, grazie al fatto che il settore del make up è in crescente espansione e acquista sempre più visibilità, ad oggi sono moltissime le persone che decidono di trasformare una passione nel proprio lavoro.
Ampliare i propri servizi
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, tra i banchi delle scuole di formazione per make up artist ci sono tantissimi professionisti di settori affini. Estetisti, hair stylist, esperti di bellezza di vario livello: tutte queste figure, sempre più spesso, scelgono di frequentare un corso per truccatori, così da poter sviluppare la propria professione a 360 gradi e fornire ai clienti un servizio aggiuntivo che li renda particolarmente competitivi. Sono tantissimi, ad esempio, gli hair stylist che decidono di imparare tutti i segreti su come scegliere il rossetto più adatto o l’ombretto che valorizzi quell’occhio, così da offrire a chi si rivolge loro, la possibilità di avere trucco e parrucco in un colpo solo!
Fare di necessità… virtù!
Quando si lavora ad alti livelli, ogni professionista ha il suo settore di competenza. Quando si è agli inizi, però, non sempre si può contare su persone formate per dedicarsi solo ed esclusivamente al make up. Molti fotografi e stilisti, quindi , al principio si trovano costretti ad occuparsi anche di questo aspetto. Per questo affollano le aule delle accademie di make up: tanti, infatti, decidono di fare di necessità virtù, apprendendo le strategie migliori per valorizzare le modelle che andranno a fotografare, dando un tocco in più ai loro lavori. Molti stilisti, poi, credono nella filosofia dell’opera d’arte come un tutto unico: in quest’ottica, dopo aver frequentato un corso per diventare stilisti, scelgono di affiancare quello per imparare a padroneggiare l’arte del make up, che in questo caso diventa parte del vestito, della maschera che si va ad indossare, della personalità a cui danno vita.